Osteria Sociale "Il Posto delle Fragole"

Da oltreilgiardino.
Jump to navigation Jump to search

La cooperativa sociale “Il Posto delle Fragole” nasce nel settembre del 1979 all'interno del Parco dell'ex Ospedale Psichiatrico di Trieste. Dopo la svolta basagliana il parco e i suoi edifici, in parte abbandonati, sembravano il luogo ideale per mettere in atto un modo nuovo di intendere il concetto di imprenditoria.

Secondo lo slogan dei fondatori “la nostra cooperativa non nasce come sterile opportunità per un inserimento lavorativo, ma per un innato piacere di sentirsi attivi, per sperimentare cose nuove, per contare, per sbagliare, non tanto e non solo per lavorare.” Nel tempo il bar-ristorante si è affermato non solo all’interno dell’ex OPP ma anche a livello cittadino, offrendo pranzi, aperitivi, cene, coffee-break, buffet.

E’ sede di battesimi, feste di matrimonio, feste di laurea e ospita importanti eventi quali “Bioest”, “Horti Tergestini” e il “Lunatico Festival”. Attualmente Il Posto delle Fragole è gestito dalla cooperativa sociale “La Collina”.

Nell'autunno del 1989 La Collina, dando seguito al successo delle discoteche all'aperto dei lunedì sera e le feste di San Giovanni, prese in gestione una discoteca poco distante da Sistiana che verrà chiamata Matt.

Il successo è clamoroso grazie ai deejay, all'impegno di Mauro 15, di Mauretto Felluga e di Bruno Corsi, abilissimo barman e volontario, e molti altri. Il locale è sempre strapieno con code all'ingresso. Si lavora fino alle quattro del mattino. Il mix tra volontariato, informalità e fatturazione aleatoria produce incassi enormi. Ma tutto è abbastanza fuori regola e fuori controllo. Erano anni in cui giravano molte sostanze. E così l'iniziativa porta ad avvicinarsi al mondo delle dipendenze, creando una serie di relazioni positive tra molte persone.

Dopo pochi mesi alla cooperativa non viene rinnovato il contratto di affitto. Uno degli utenti del CMAS (Centro Medico di Assistenza Sociale) infatti riesce a ottenere un contratto di affitto a nome proprio, registra il marchio Matt e si appropria della gestione. Sancisce così la fine di un’iniziativa collettiva, aperta e partecipata.