Zona/settore

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Le politiche pubbliche sociali organizzate in chiave territoriale in Francia vengono normalmente denominate di “Zona” o “Settore”. Robert Castel ne ha approfondito il significato sociologico.

Secondo Robert Castel il concetto d’intervento sul territorio, e quindi quello di zona e settore, è ad un tempo locale e pluralistico, in quanto definito verso una “popolazione-bersaglio”, cioè più capace, rispetto al modello di assistenza tradizionale, di indirizzarsi verso le fasce di popolazione più bisognose di aiuto ed assistenza. A partire dalla seconda metà degli anni ‘70 si è assistito ad una “rinegoziazione delle responsabilità di difesa e aiuto sociale tra livello centrale e istanze periferiche e locali” [Robert Castel, “Il decentramento del sociale” (Rivista per la salute mentale/for mental health, 1/88)]. Tale processo, che corrisponde allo sviluppo dello stato assistenziale, è consistito in una redistribuzione dei ruoli delle professioni nel campo sanitario e assistenziale, e di conseguenza in “una trasformazione dei modelli teorici, tecniche d’intervento e criteri che orientano le rispettive sfere d’azione e penetrazione”. Il settore in Francia si è realizzato soprattutto attraverso l’aiuto sociale (Aide Social), e anche il lavoro sociale (Travail Social). Si sono costituite così delle “zone”, o dei “settori”, d’intervento, in riferimento a fasce determinate e specifiche della popolazione svantaggiata. Molto importante è stata l’ideazione del concetto di settore in psichiatria, con la creazione di un sistema pubblico omogeneo per la gestione di un handicap particolare come la malattia mentale.